Un libro aziendale è un libro che racconta un’azienda e “fatto” per l’azienda. Così, almeno, è nato il libro “Santini, a second Skin” edito da Bolis Edizioni e firmato da Gino Cervi e con le mie foto.
In realtà un volume di questo tipo va subito oltre il libro aziendale. Perché quando si racconta un’azienda come il maglificio Santini, che è nel ciclismo da 50 anni e sponsorizza alcuni degli eventi più importanti del ciclismo mondiale (il Giro d’Italia, l’UCI) oltre ad altre mille cose, significa raccontare la storia stessa del ciclismo.
Pietro Santini ha vestito i più grandi campioni del ciclismo post-eroico (poi da qualche anno veste pure L’Eroica, tanto per recuperare) e in questo libro c’è il suo racconto, quello dei campioni che sono rimasti legati a lui (su tutti: Gimondi) e tantissime maglie fotografate, catalogate, curiosate in tutti i particolari. Il tutto nella bella impaginazione di Sara Travella e Francesca Malerba.
Siamo stati una giornata a chiacchierare con Pietro Santini, lo conoscevo alle fiere come uomo di poche parole. Quando inizi a chiedergli però si apre e ti inonda di parole dove la noia non c’entra niente e ti parla di un lavoro che lo ha appassionato subito e diventa contagioso. E nel suo lavoro ci ha messo dentro la moglie e poi le figlie che ora stanno facendo tantissimo in azienda. E chi l’ha detto che per un’azienda del ciclismo avere figlie femmine è una disdetta? Paola e Monica sono due forze della natura.
C’è Gino Cervi che ha scritto ed è una garanzia. Sarebbe in grado di rendere attraente anche una litania. E per me c’è l’orgoglio di aver fatto da supporto a uno come lui che in genere gioca nell’ombra guidando e consigliando. Poi che ne so, ‘sta cosa di fare da gregario a uno che si chiama Gino mi fa sentire un po’ Fausto.