Ho scoperto come mai OsX ogni tanto tenda un po’ ad inchiodarsi. Ha a che fare con la gestione della memoria ram. In monitoraggio attività si vede chiaramente come la ram venga gestita dal sistema. Sembra filare tutto decisamente liscio se non fosse per quella voce “memoria inattiva” che, ad un certo punto, sembrava quasi prendere tutta la ram a disposizione.
In sostanza, il sistema lascia riservata una parte di ram a programmi che già l’hanno utilizzata in precedenza. Questo per consentire una riapertura ed un riutilizzo più rapido di quei programmi.
Il problema è che, una volta esaurita la ram, il sistema comincia a cercare memoria virtuale facendo lavorare il disco fisso e quindi rallentando il computer. Tanto più che una situazione del genere si verifica, di solito, proprio mentre il computer è al massimo dello stress.
Apple dice che quella memoria è vista come “libera” dagli altri programmi. In realtà, cercando un po’ in rete, pare che la situazione non sia proprio così. Quella memoria marchiata come inattiva, in realtà torna ad essere effettivamente disponibile dopo alcuni minuti. Il tempo di qualche imprecazione, o forse qualcosa di più.
Cosa fare allora per recuperare prima quella memoria preziosa?
Da terminale c’è il comando purge. Ma è probabilmente più pratico l’utilizzo di un programma apposito. Ho trovato Memory Scope che sembra fare un buon lavoro. Quando si clicca sul comando che libera la memoria aspettiamoci un momento di attesa. Ma poi il computer torna nuovo. Anzi, no, torna come appena riavviato.