Va be’, dai, ora posso confessarlo. In tempi pre-internet e pre-computer (no, non sono così vecchio, i computer c’erano già, ero io a non averlo) ero già abbastanza nerd arrangiandomi come potevo.
Non disponevo di soluzioni tecnologiche come quelle moderne per scopiazzare durante i compiti in classe e non ritenevo efficace nascondere foglietti in vocabolari, polsini e altri pertugi più o meno nascosti. Più che altro perché rischiavo di farmi scoprire rapidamente.
Allora avevo escogitato questa soluzione: una lunga (ma lunga davvero eh) striscetta di carta dove scrivere le nozioni più importanti relative al compito che sarei andato a fare. Passavo un paio di pomeriggi a scrivere in stampatello (avevo – ho – una pessima calligrafia e avrei corso il rischio di non saper rileggere il mio corsivo) e poi arrotolavo tutto nei rullini fotografici smontabili che si utilizzavano quando si comprava la pellicola a metri. E ne ero molto fiero.
Anche perché, ammetto, con lo sforzo di riassumere tutte le nozioni per scriverle li dentro, finivo anche con l’impararle. E allora questo coso non serviva manco più di tanto. Ma volete mettere la sicurezza di averlo e, soprattutto, il gusto di farlo?
(reperto ritrovato nella casa dei miei)