Sì ok, i coffee book, il mobile, i tablet e tutto il resto. L’inglese è così comune nella nostra lingua che alcune definizioni anglosassoni sono più immediate del corrispettivo italiano per spiegare o nominare qualcosa, distorsioni comprese. “Ti mando un collegamento” è decisamente più lungo che dire, o scrivere, “ti linko”, ma certo è italiano. D’altra parte parliamo pure di “computer”, mica di “elaboratore elettronico”. Però c’è un limite a tutto.
Ecco, mi sono trovato questo testo di sommario su un bathroom magazine (embè, traducetevelo voi). Direi che è troppo no? Anche se la testata si chiama Wireless Innovation, ha comunque la pretesa di essere scritta in italiano. Se no fatela direttamente in inglese e via. Così fa ancora più figo. Anzi, quasi quasi me ne leggo direttamente una inglese. Così il figo lo faccio io.