Giovanni Battistuzzi mi ha fatto un regalo, mi ha messo in prosa. Ha costruito il suo pezzo sull’Eroica intervistando me. Il contesto era meraviglioso: Piazza del Campo a Siena e neanche scelto apposta, però perfetto. Chiacchiere, biciclette e un caffè da Nannini in una pausa tra due giorni di albe, tramonti, polvere e tanto silenzio e molte biciclette.
Abbiamo parlato di questo e altro. Dell’attesa, di come, da ragazzino, si poteva pedalare sul Raccordo Anulare di Roma e non era peccato e neanche un pericolo. Mentre lui curiosava io curiosavo in lui, nel suo modo di fare giornalismo lento, pacato, attento ai dettagli e ai collegamenti. Che divaga per farti tornare al punto.
Mi piace molto essere nelle sue parole e francamente non so se ho detto tutte quelle cose che riporta. Ma di certo anche le più brutte le ha… impaginate belle!
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