A vederlo pedalare oggi ha l’aria di un cicloamatore qualsiasi. I peli sulle gambe, i muscoli rilassati e quel po’ di grasso che se non è proprio pancia è il sovrappeso di chi forse fa pure sport, ma non si impegna più di tanto.
In salita pedala regolare, non soffre poi troppo ma va su inesorabilmente a dispetto delle pendenze. Per uno delle sue dimensioni non è poco.
Ecco Miguel Indurain. Cinque Tour de France, due Giri d’Italia e altri spiccioli che non sono proprio corse di paese. Indurain è un grande, non si scompone e dà retta a tutti.
L’ho incontrato alla presentazione dei nuovi prodotti Campagnolo 2009. Ho conosciuto parecchi ciclisti in occasioni di questo tipo, più o meno importanti e più o meno campioni. I giornalisti li intervistavano, chiedevano cose, ma solo con Indurain c’è stata la fila (di giornalisti!) per farsi la foto con lui.
È un grande anche ora. Chiede permesso e fa passare avanti se c’è la fila. E quando si va tutti in gruppo a mangiare e si scopre che non si sa bene dove andare lui scatta in avanti. “Seguitemi” anche se non sa dove andare. Ma state pure certi che troverà la strada giusta. È il capitano lui.
Il più grande
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2 commenti
Non è un caso che hai scelto proprio lui per onorare il nostro tavolo cinque anni fa quando abbiamo festeggiato il nostro matrimonio!
Per il grande Indurain, dipende anche se uno nasce leader oppure no.Il leader lo noti subito anche da piccolo, purtroppo e\’ una dote naturale come essere simpatici o antipatici nati.Saluti ragazzi. EGIDIO