Internet è fonte inesauribile di risorse e anche di informazioni e di consigli. Capita così di leggere su un newsgroup considerazioni sul lavoro e farne altre. Un utente, di getto, ha tirato fuori quanto riportato di seguito. Lo trovo formidabile.
“Sono un ex genietto del computer. A dire il vero lo sono anche adesso. gli amici mi chiamano quando hanno problemi da risolvere e quando va bene in cambio mi invitano a cena. in questo modo risparmiano i 50-100 euro che dovrebbero pagare ad un servizio di assistenza, mandato avanti non da genietti ma da buzzurri con la panza pelosa che non capiscono niente di computer ma che formattano tutto e reinstallano un windows taroccato e in questo modo riescono a pagare l’affitto del negozio, e magari anche a mantenere la loro famiglia, compreso il figlio precario che passa da un call center all’altro. Se non sono amici, sono impiegati di qualche grande azienda o magari del comune, che in questo modo risparmiano i soldi di un servizio di assistenza da comprare a pacchetti di ore annuali vuoto per pieno, nelle cui ore si computano anche i tempi di trasferta, i costi di un furgoncino guidato da un ragazzotto qualsiasi che non è un genietto del computer, la benzina, il commercialista… Quand’ero genietto passavo tutto il tempo a smanettare sul computer, mentre i miei amici più intelligenti invece si laureavano in legge, economia e commercio, scienze politiche, medicina e facevano concorsi nei ministeri, nelle Asl, i praticanti negli studi legali… io imparavo nuovi linguaggi di programmazione, loro diventavano avvocati, funzionari di Stato, dirigenti pubblici, direttori di banca, e non capivano niente di computer, proprio niente! chiamavano me quando avevano problemi, il genio del computer! gli amici meno intelligenti magari aprivano una pizzeria, una copisteria, un servizio di consegne, facevano lo stesso i concorsi ma invece che dirigenti diventavano semplici impiegati, e mentre io continuavo a smanettare sul computer diventando sempre più bravo loro magari cominciavano a pagarsi una casa con un mutuo. La sera quando uscivo con gli amici parlavo di computer con le ragazze. non è che fossero molto interessate e quindi potevo rientrare a casa prima per continuare a smanettare col computer. però quando qualche amico col negozio o con lo studio legale mi chiamava perché aveva un problema al computer, glielo risolvevo subito, se aveva bisogno di un gestionale o di un sito in due o tre giorni glielo facevo trovare pronto, se alla segretaria si impicciava la carta nella stampante gliela spicciavo, se gli mandavano l’allegato che non si apriva gli rimediavo la versione nuova del word processor proprietario: ero il genio del computer. io però non avevo un mio ufficio, non mi stavo comprando una casa (ma del resto cosa mi importava, mica avevo ragazze da portarci), non mi potevo neanche comprare la stampante! ma che importa, ero il genio del computer. venivo poi presentato ad amici di amici che avevano chi uno studio di architettura, chi uno di grafica, ed usavano computer di altre marche che non conoscevo perché costavano troppo e che non si parlavano con i computer che i miei amici avevano in ufficio. in qualche modo riuscivo a farli parlare o quantomeno a fargli scambiare i file. dicevo: cercate di dare ai file dei nomi senza caratteri strani, fate salva con nome e mettete la versione tale del programma, usate formati standard… loro mi guardavano con la faccia divertita: “parli proprio come un genio del computer”, e continuavano a fare come cazzo gli pareva, tanto c’era il genio del computer che rimetteva tutto a posto. quando si parlava di soldi, il discorso era sempre lo stesso: “eh sai, l’assistenza ci fa spendere un sacco, per fortuna che ci sei tu che sei tanto bravo, per te cosa ci vuole, cinque minuti e hai fatto, tu sì che sei un genio (del computer)”. man mano che gli anni passavano, loro mettevano su famiglia e mi dicevano eh, tu sì che sei un genio, a te basta il motorino, non devi mantenere la macchina, non ti servono tutti i soldi che servono a noi, tu sì che sei concorrenziale, sei un vero genio… e quindi eccomi qui, a 40 e passa anni. sono sempre un genio del computer, mi chiamano per installare la stampante a scrocco, per rimediargli word craccato… alcuni dei miei amici adesso hanno dei figli, che mi chiedono i giochini craccati pure loro, ma non riesco a trovare i giochini per i figli, quindi qualche dubbio sul fatto che io sia davvero un genio del computer comincia a circolare. a scuola in fondo tutti i ragazzini si scambiano i giochi, basta chiamare ogni tanto l’amico genio del computer per disinfestare i portatili bloccati da ogni virus del mondo. i miei amici si sono tutti comprati l’àifon e mi chiedono di fargli le aps o se si possono craccare quelle in vendita a 1,05 euro per risparmiare, ma io i soldi per comprare l’àifon non ce li ho quindi non glielo posso dire, e le mie quotazioni come genio del computer continuano a scendere. faccio anche la figura del fesso perché loro hanno letto sul giornale che facendo le aps si diventa milionari perché costano poco e tutti le comprano, quindi cosa aspetto ad inventarmi un’app se proprio ho problemi di soldi? e cosa aspetto a mettere su un servizio di assistenza che va in giro a risolvere i problemi del computer? basta che mi invento un logo col photoshop che se voglio me lo fanno copiare loro, mi compro un furgoncino e vado in giro… (aspetta, ma non l’ho già letta all’inizio sta storia?). c’è un collega loro ad esempio che non gli si vede bene una cosa sul monitor e non ha nessun amico genio del computer… 30 euro qua, 30 euro là, sono sempre 60 euro, mica cazzi. tanto io sono un genio del computer, non ho famiglia da mantenere, non ho affitto da pagare, mi possono bastare. bah, la pensione comincia ad essere un orizzonte non più così lontano. i miei amici avvocati, funzionari e dirigenti ai quali ho sempre aggiustato il computer e fatto siti finché l’azienda o il ministero non hanno dato l’appalto milionario ad un’agenzia seria non avranno problemi. anche i miei amici impiegati o negozianti qualcosina l’avranno. mi domando cosa avrò io. quando ero giovane c’erano i “vecchietti onesti”, dei vecchi meccanici col basco tipo Cipputi di Altan a cui potevi portare la bicicletta o il motorino in tutte le condizioni possibili e loro te l’aggiustavano a due soldi. chissà se anche con i computer funzionerà così. ma non credo, non vedo più molti 486 in giro. E dire che ero un genietto del computer.”
Per i curiosi il thread da dove è pertito tutto si trova qui.