La presentazione Campagnolo è come i cataloghi di una volta: non è una scadenza fissa, ma c’è solo quando le novità sono davvero importanti. E questa, certo, era da considerarsi un’occasione da non perdere visto che la casa vicentina ha presentato (finalmente) il suo gruppo elettronico di cui si è parlato qui e qui.
I giornalisti sono arrivati da tutto il mondo e se per noi italiani si è trattato, al massimo, di fare un’alzataccia per prendere un aereo che partiva presto, per Americani e Giapponesi le cose sono state decisamente più laboriose, con voli e cambi per mezzo mondo. Tant’è che a furia di coincidenze saltate, un povero giapponese è arrivato che era quasi ora di ripartire. Anzi no, ha fatto giusto in tempo a dormire un po’ di ore per poi salire in bici per il test. L’ho ammirato.
Per il test Campagnolo ha allestito biciclette per tutti i giornalisti già fatte trovare con le regolazioni di posizione date in precedenza e i pedali montati. Una cosa formidabile, e infatti i più giovani si sono esaltati dandoci dentro che manco in gara. Al pronti-via a momenti c’era da lottare per le posizioni. Ventoso e Lastras, che di professione pedalano in bicicletta, seguivano divertiti e poi guardavano noi umani che in salita sudavamo e sbuffavamo mentre loro andavano su tranquilli chiacchierando (anche) al telefono.
Intanto c’era chi faceva fotografie. Qualcuno si fermava a cercare scorci particolari nei paesi colti di sorpresa da tante biciclette. Gli anziani seduti sulle loro sedie ad aspettare il tempo si sono trovati spettatori di una corsa all’improvviso e in mezzo al traffico che per un attimo è diventato caotico.
E allora eccovi un riassunto di due giorni belli pieni con le foto dei fotografi ufficiali (non mie, quindi).
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